mercoledì 17 ottobre 2007

ORIZZONTI

Per me l'orizzonte é sempre stato qualcosa di chiaro, di definito. Da Zoldo vedi le montagne, lí ferme, immobili (deriva dei continenti a parte...), sai che se sarai bravo, forte e determinato potrai arrivare lí in cima, potrai arrivare al TUO orizzonte. E potrai superarlo, se ne avrai voglia, per vedere un altro orizzonte, sempre comunque raggiungibile e scavalcabile.

Qui invece é diverso, arrivi in cima alla scogliera, su una curva della strada e vedi l'oceano, che enorme arriva verso di te. Vedi una riga di un blu diverso dal cielo giú in fondo, una striscia di grigio che sono nuvole, ma sembra lo smog delle nostre cittá e poi il cielo. È quello il TUO orizzonte, e non é fermo, non é immobile, anzi corre verso di te fino a sotto lo scoglio da cui lo guardi. Qui l'orizzonte ti arriva in faccia, é vivo ed enorme. Un po' ho provato a immaginare che al di lá di questo orizzonte c'é l america, ma non mi dá nessuna sicurezza questo pensiero e allora devo attaccarmi con tutte le mie forze alla terra che vedo e alla sicurezza che mi porta vederla e saperla ferma come le mie montagne.
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"La gente come noi, quando guarda il mare, non resta a bocca aperta a respirare lo iodio, né progetta di scoprire l'America. Niente. Guardiamo il mare e prendiamo atto che la terra é finita. Tutto qua. Il mare é la fine della nostra terra e non l'inizio di qualche terra lontana, magari migliore della nostra. Nemmeno ci passa per la testa, almeno finché viviamo in armonia. Questo ci rende allo stesso tempo fortissimi e fragili. Siccome consideriamo il nostro piccolo spazio "tutto il mondo", abbiamo difficoltá ad andarcene. Ma per questa stessa ragione, ovunque andiamo, riusciamo ad ambientarci senza perdere noi stessi. Il motivo é che ci portiamo appresso un mondo in miniatura." (Giovanni Maria Bellu -i fantasmi di portopalo-piccola biblioteca oscar mondadori).
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Non so se sono pienamente d'accordo con queste frasi, ma ,indubbiamente, l'orizzonte in cui nasciamo deve per forza influire sul nostro carattere no?

1 commento:

Anonimo ha detto...

hai perfettamente ragione..e in fondo non so se sia un bene o un male questa influeza del luogo d'origine...a volte sembra essere un limite, altre volte invece si rivela ricchezza...