lunedì 22 ottobre 2007

i nostri 25 aprile


Due 25 aprile, quest'anno voglio festeggiare due 25 aprile, il nostro - tedeschi e fascisti fuori d'italia- e quello portoghese, con la fine della dittatura e, meravigliosamente, anche della guerra coloniale in Angola, Capo Verde, Guinea Bissau e altri posti esotici. Qui il 25 aprile le gente, il popolo e con loro i militari decisero che non ne volevano piú sapere di dittatura, che era stata di Salazar e che nel 1974 vedeva al potere un altro tipo che si chiamava Marcello Caetano. Cosí decisero e cosí fecero, senza quasi una goccia di sangue. E in Africa finí anche la guerra coloniale, che ha visto tanti portoghesi nelle file della resistenza africana. Ho visto un documentario sulla guerra coloniale, si basava su una frase di Amílcar Cabral, una figura importante della lotta per l'indipendenza: "non facciamo la guerra contro il popolo portoghese, ma contro il colonialismo". In questo documentario, alla fine della guerra, un nero, penso uno dei leader della resistenza in quella zona, esaltava la folla con tanti HURRÁ; viva guiné livre, viva africa livre, viva o povo livre e alla fine...viva portugal. Mi ha stupito, tantissimo. E non so se questa tranquillitá, questo essere tranquillamente pacifici é portoghese o il Portogallo l'ha ereditata dall'Africa.C'é molta Africa qui.


Quindi i due 25 aprile che andró a festeggiare tra qualche mese sono diversi. I nostri nonni sono andati (giustamente, madonna) avanti 2 anni per cacciare i tedeschi e per liberare le nostre cittá, qui erano semplicemente tutti stufi e hanno detto basta in pochi giorni; qui, nel '74, c'erano giá i cantautori, noi abbiamo le canzoni popolari, noi abbiamo qualche foto, loro giá i filmati con i capelli lunghi (le gente non i filmati), le barbe e gli occhiali a goccia. Peró qualcosa di uguale ci deve essere cazzo, non é possibile che avere la stessa data, su 365 possibili, non rimandi a qualcosa di piú profondo che ci accomuna. Qualcuno mi ha detto che loro hanno scelto questa data proprio in memoria della nostra, ma non é vero perché c'era stato un tentativo di colpo di stato un mese prima, a marzo. Ecco forse é che a noi popoli mediterranei, stessa faccia stessa razza, la primavera ci fa incazzare.


Voglio arrivare pronto a questi 25 aprile, voglio conoscere di piú la storia del Portogallo e insegnare qualcosa, se qualcuno mi chiederá, sulla nostra; voglio conoscere la loro musica e i loro cantautori, tipo Zeca Afonso; voglio commuovermi il 25 aprile.

2 commenti:

Unknown ha detto...

...cosa ne dici?

Grândola, vila morena
Terra da fraternidade
O povo é quem mais ordena
Dentro de ti, ó cidade
Dentro de ti, ó cidade
O povo é quem mais ordena
Terra da fraternidade
Grândola, vila morena.

Em cada esquina um amigo
Em cada rosto igualdade
Grândola, vila morena
Terra da fraternidade
Terra da fraternidade
Grândola, vila morena
Em cada rosto igualdade
O povo é quem mais ordena.

À sombra duma azinheira
Que já não sabia a idade
Jurei ter por companheira
Grândola a tua vontade
Grândola a tua vontade
Jurei ter por companheira
À sombra duma azinheira
Que já não sabia a idade.

luca ha detto...

Mettete dei fiori nei nostri cannoni
era scritto in un cartello
sulla schiena di ragazzi
che senza conoscersi,
di città diverse,
socialmente differenti
in giro per le strade della loro città
cantavano
la loro proposta,
ora pare ci sarà un'inchiesta

tu come ti chiami?
Sei molto giovane

Me ciami Brambilla e fu l'uperari
lavori la ghisa per pochi denari
e non ho in tasca mai
la lira
per poter fare un ballo con lei
mi piace il lavoro,
ma non son contento
non è per i soldi che io mi lamento,
ma per questa gioventù
c'avrei giurato che mi avrebbe dato di più

Mettete dei fiori nei vostri cannoni
perché non vogliamo mai nel cielo
molecole malate,
ma note musicali
che formano gli accordi
per una ballata di pace,
di pace, di pace

Anche tu sei molto giovane,
quanti anni hai?
E di che cosa non sei soddisfatto?

Ho quasi vent'anni e vendo giornali
girando quartieri fra povera gente
che vive come me,
che sogna come me
sono un pittore che non vende quadri
dipingo soltanto l'amore che vedo
e alla società non chiedo
che la mia libertà

Mettete dei fiori nei vostri cannoni
perché non vogliamo mai nel cielo
molecole malate,
ma note musicali
che formano gli accordi
per una ballata di pace,
di pace, di pace

E tu chi sei?
Non mi pare che abbia di che lamentarti...

La mia famiglia è di gente bene
con mamma non parlo,
col vecchio nemmeno
lui mette le mie camicie
e poi critica se vesto così
guadagno la vita lontano da casa
perché ho rinunciato ad un posto tranquillo
ora mi dite che ho degli impegni
che gli altri han preso per me

Mettete dei fiori nei vostri cannoni
perché non vogliamo mai nel cielo
molecole malate,
ma note musicali
che formano gli accordi
per una ballata di pace,
di pace, di pace

(E.M. Papes)