martedì 28 settembre 2010

"Chiudi la porta al mio 3. uno, due....TRE!"


Avete giá tolto i denti del giudizio?Io si, ieri, uno, l'unico che in teoria ho dovuto togliere. In realta l'ho tolto perché era cariato, come i bambini. Il procedimento é semplice:
- Anestestia. Varie punture in vari posti, non so perché, ma tornando a casa la sentivo anche sul naso e sull'occhio come David, mitico.
- Tenaglia. Come nei film di Fantozzi. La dentista forza il dente mentre l'assistente mi aspira la saliva e le bestemmie.
- Tenaglia piú grande. Perché la prima non funzionava. I ruoli restano gli stessi.
- Garze. Per riempire il buco lasciato dal fu Dente del Giudizio.
In realtá non fa male, solo fa impressione avere una tenaglia in bocca, maneggiata da una donna, che sembra che ti stacchi tutti i denti, non solo uno. [in realtá la mia/nostra dentista é brava, canta mentre lavora!]
In realtá ho pensato che questi affari dei dentisti che ci tolgono i denti del giudizio finirá prima o poi. I denti del giudizio sono una caratteristica che si sta perdendo con l'evoluzione, cioé chi é piú evoluto non ne ha (io ne avevo 3 e mezzo, fate voi i conti). Quindi tra qualche generazione i dentisti non lavoreranno piú togliendo denti del giudizio.
Quindi bambini che pensate di studiare e trovare un buon lavoro per poi mettere i vostri figli in una buona scuola perché studino e perché mettano i vostri futuri nipoti in un'universitá per dentisti, perché siano ricchi e vi comprino una bella lapide, avete fatto i conti senza l'evoluzione!, questo periodo di denti grassi dei dentisti finirá e vi ritroverete sul lastrico.

martedì 14 settembre 2010

Histórias à Manivela®

Giovedí parto per Beja, per lavorare/raccontare al Festival di narrazione orale Palavras Andarilhas. É il festival principale in Portogallo in quest'area e uno dei piú importanti nella penisola iberica, quasi quanto la Maraton de los Cuentos di Guadalajara. Ci saranno contadores superbravi ed é per me motivo di grande orgoglio essere nel programma e raccontare nella Noite dos Contadores Andarilhos, ma in questi giorni continuo a essere combattutto tra l'ansia della prestazione (artistica ovviamente...) e la sicurezza nei racconti che racconto.
Da qui, da questa battaglia interna, é nata una riflessione congiunta sui vari stili e i vari modi di essere un contador de histórias. Non so che tipo di contador sono, so cosa non sono e cosa (forse) non voglio essere. Non sono un contador urbano strettamente legato ai libri, non sono un contador sognatore che racconta la magia delle fate e degli elfi e sembra un cretino con una scatola di musica o un palloncino in mano (Deus me livre...), non sono un contador rurale, non sono un contador di storie della tradizione orale né portoghese, né italiana, non sono un contador che usa marionette o burattini, non sono un contador che viene dal teatro, non sono un contador da villaggio turistico.
Sono una miscela (al 5% come il trial fantic) di queste cose, sento di essere un contador in cammino, camminando alla ricerca del mio stile, ma allo stesso tempo non voglio entrare nell'immaginario dei viaggi e dei vagabondi troppo spesso abusato e rovinato. So che il mio repertorio (composto da una dozzina di contos & histórias) non é coerente e lineare. So che racconto quello che mi piace, quello che mi meraviglia e quello che mi sembra importante, fondamentale, da raccontare e so che questa scelta, questo mio filtro nella ricerca delle storie, mi aiuta a lavorare meglio, a non vendermi al mercato e a essere sicuro quando racconto e, apparentemente, a piacere al pubblico per questo. So che il mio repertorio é in costruzione e per questo non mi sento pronto per proporre uno spettacolo intero a una biblioteca, una scuola o un museo e per questo racconto con altri contadores e accetto gli inviti di chi mi chiama, senza creare qualcosa di mio, per lo meno per ora.
Attualmente, secondo me, lavoro bene in un formato da bar, raccontando seduto ai tavolini o su uno sgabello, accompagnato o accompagnando altri contadores o Kant alla chitarra o sfidando il pubblico a raccontarci qualcosa (perché il 70% di tutte le nostre conversazioni sono narrative e quindi ognuno di noi ha qualcosa da raccontare, sempre).
Per esplorare di piú quest'idea di contador in cammino ho comprato negli States per pochi dollari la fantastica HURDY GURDY in fotografia. In realtá un Hurdy Gurdy é uno strumento medievale, ma questa (che é gia nostra) é una di quelle scatole che si vedono nei fumetti appese al collo di una scimmia sfruttata da un artista di strada e che producono una musica (sempre la stessa) al girare la manovella. Attualmente la mia fantastica Hurdy Gurdy é in viaggio verso la casa di Porno Joe, in West Virginia, che poi rispedirá qua a Lisboa e che ringrazio tanto tantissimo per questo grande piacere. L'idea é di raccontare storie in cammino, chiamando la gente con la Hurdy Gurdy e sedendomi su uno sgabello per poi ripartire camminando. Il nome di questo formato di contador sará "Histórias à Manivela" (nome geniale che resta patentato con questo post). 
Cosí continuerá il mio percorso di contador de histórias quando arriverá il fantastico pacchetto (tra un mese o due), nel frattempo dopodomani andró as Palavras Andarilhas a camminare con gli altri contadores, con i miei (e gli altri) pubblici e con i ragazzi di un liceo a Beja dove mi hanno invitato nuovamente a raccontare venerdí chiamandomi contador honorário. Uau.

mercoledì 8 settembre 2010

La bomba!

Settembre é periodo di inscrizioni all'uni. Noi, alla fantomatica Scuola Superiore di Educazione di Lisbona, dobbiamo fare, nei 3 anni, dei crediti obbligatori, dei crediti di stage, dei crediti di approfondimento a scelta e dei crediti opzionali, dove abbiamo una certa scelta a patto che si riempiano tutte le varie aree (sport, musica, arte, teatro, litteratura, matematica, lingua straniera).
Visto che sono all'ultimo anno (yeah) ho fatto un po' di conti e ho visto che, se riempio tutte le aree delle opzionali, ottengo 37 crediti, che sommati a tutti gli altri danno 178 e non 180, come Bologna comanda.
Quando sono andato a chiedere spiegazioni mi hanno guardato come un idiota, abbiamo rifatto i conti (che mi danno ragione) e poi la ragazza della segreteria é sparita per andare a telefonare a non so chi. É tornata dicendo che avevo lanciato una bomba, che avevo ragione e che ho fatto bene a dirlo (ci mancherebbe altro), ma che la situazione si sarebbe presto risolta.
Il nuovo piano di studi (per chi entra quest'anno ndr) non presenta piú questo problema, ma a oggi ,dopo 2 giorni dalla mia segnalazione, non sappiamo ancora quale sará la geniale soluzione. Nel frattempo, per non avere dubbi, hanno cancellato anche la nostra inscrizione alle discipline obbrigatorie e hanno tolto il piano di studi sbagliato dal sito.
La soluzione, secondo me, sará che noi del 3º anno siamo rimasti fregati e dovremmo scegliere una disciplina da 2 crediti extra quest'anno, in un'area che ci interessi (per lo meno per l'orario), quando invece avremmo dovuto avere questa scelta extra fin dal primo anno poiché non tutte le discipline opzionali sono disponibili tutti gli anni. Se invece qualcuno si é sbagliato a fare le inscrizioni, non sa fare i conti o se ne frega  delle discipline a cui si inscrive, e per questo ha 2 crediti in piú in un area a caso, diventerá un alunno modello  per una scuola modello come questa.
Come se non bastasse il governo tuga a deciso di cambiare le leggi delle borse di studio il 1º agosto, quando tutte le domande di candidatura erano giá state inviate e mentre erano sotto analisi. Il risultato é che tutti dovremo ripresentare la domanda, ritardando cosí i processi di alcuni mesi.
Ora aspetto solo che qualcuno risponda al mio annuncio "Cercasi fisarmonica" su freecycle per calmare i miei nervi messi a dura prova.

venerdì 3 settembre 2010

Senioritas

As SENIORITAS é un'istallazione artistica del Colectivo CC, formato dal gruppo Cabra Cega e dai ragazzi dello spazio Contacto Cultural, che é un centro giovani con cui ho collaborato un po' nel mio stage dell'anno scorso.

Lisbona, molto piú che Trento o Zoldo, puó contare su un esercito di vecchiette alla finestra che vigilano le strade 12 ore al giorno, pronte a telefonare alla polizia, o alla vicina, a seconda della gravitá del crimine osservato.

Il prossimo passo sará l'istituzionalizzazione della vigilanza nei parchi svolta dai vecchietti di sesso maschile, nonché della supervisione degli scavi sui marciapiedi.


giovedì 2 settembre 2010

l'estate in un post

eccoce qua, dopo mesi di assenza é giunta l'ora di narrare la mia estate ai miei ipotetici lettori resistenti agli urti. Per fini metodologici e estetici procederemo per punti.

[past]
- L'estate comincia quando finisce la scuola il che qui a lisbona coincide con la sagra di S. Antonio (che abbiamo giá ampliamente trattato in questa sede). Quest'anno la Janeca e altre amiche facevano parte della commisione organizzatrice della marcia popolare del Castelo e io, con le mie favolose doti da MacGyver ero uno dei tecnici tuttofare che non fa niente. Il Castelo non ha vinto, é arrivato 6º e 1º nei costumi. Ninguem para o castelo Ninguem para o castelo ninguem para o castelo (so os sinais vermelhos).
- Finita l'avventura das marchas populares mi sono diretto in francia, a parigi per un workshop di circo e di hiphop con in programma Grundvig. Qui, nella mia prima visita ai cugini d'oltralpe, mi sono reso ridicolo ballando hip hop davanti alla comunitá locale con dei superpro i varie scuole di circo e di danza europee e caraibiche. il momento piú vergognoso é stato quando, alla fine del 2º spettacolo non sono riuscito, nella parte del freestyle yo man, a equilibrare un bastone e una pallina sul naso, dopo che nelle prove ero riuscito a farlo 30 volte di seguito senza mai sbagliare. Fortuna che nessuno capiva le bestemmie e che avevamo dei prodotti tipici alcolici con cui festeggiare e dimenticare dopo lo spettacolo.
- Tornato in patria ho partecipato a un corso di formazione sui racconti alla biblioteca, niente di eccezzzzziunale veramente da riportare.
- Finalmente ho cominciato a lavorare nelle colonie estive, prima con adolescenti e poi con bimbi delle elementari, come l'anno scorso. Ci sono stati momenti, come sempre, in cui ci divertivano piu noi operatori che i ragazzi. Mi sono divertito moltissimo tranne quando, nuotando a delfino con gli occhi chiusi in una piscina di 60cm, ho sbattuto il naso sul pavimento provocandomi un'escoriazione a forma di nuvoletta con fulmine per la quale Harry Potter venderebbe la mamma (che tanto é gia morta) a Voldermort.
- Finito il primo mese di lavoro, per non stancarmi troppo, ho preso ferie e siamo andati (io e la mia crew yo man) [vuol dire io, la janeca e delle amiche] al fantastico festival Andanças [FREAK FOR A WEEK], un festival internazionale di danze tradizionali in mezzo al portogallo. Con grande allegria sono stato invitato a raccontare storie attorno al fuoco la sera e con grande allegria ho ricevuto il mio biglietto gratis, l'invito per la janeca, le spese per la benzina e i miei pasti. Le serate attorno al fuoco non erano esattamente il mio stile per raccontare, in compenso un giorno abbiamo partecipato a un escursione in un paesino vicino, di 30 o 35 persone, dove i vecchi del paese ci hanno raccontato tante cose, dove abbiamo danzato la danza del mastro e dove ho raccontato la storia del Vajont e cantare (con sottotitoli) "e la dis..." in un fantastico frantoio vecchio vecchissimo e dove mi sono divertito tantissimo. Negli ultimi giorni il festival era super pieno, i laghetti li vicino anche e un incendio minacciava la valle, quindi abbiamo deciso di tornare a casa la mattina dell'ultimo giorno, risparmiandoci cosi l'evacuazione pomeridiana della protezione civile per l'incombente incendio.
- Seconda settimana di ferie ufficiali dedicata alla famiglia con visite, bagni in piscina e cenette.
- Seconda metá di agosto con mais um turno di colonia estiva, di nuovo con adolescenti, dove ho potuto fare il battesimo del sub deducendo che un battesimo basta e avanza e capendo che a me l'acqua piace dolce e solida. Inoltre, sempre in piscina, mangiano una mela ho rotto la porcellana del mio dente-finto-che-nessuno-sa-che-é-finto-perché-sembra-vero provocandomi un danno monetario di 40euri.
[present]
- 2 settimane per sbrigare delle commisioni a lisbona, inscrivermi all'uni, chiedere la residenza e inscrivermi all'AIRE, dar via un gas vecchio, fare le pulizie, dormire di piú, pagare l'affitto, cercare un pacco che ormai é al macero [argh sigh sob], mandare mail, scrivere almeno un post, chiaccherare con gli amici e altre cose che ora non mi ricordo.
[future]
- il 20 ricomincio le lezioni ma dal 16 al 18 parteciperó al fantastico festival di narrazione orale Palavras Andarilhas a Beja, nel sud. Andró li a raccontare nella prima serata e poi nelle attivitá che decorrono durante tutto il giorno. As Palavras Andarilhas sono IL festival di narrazione in Portogallo, vengono organizzate ogni due anni da LA contastorie portoghese e pensare che vado li a raccontare mi fa venire ogni volta una lacrimuccia no canto do olho. e in piu mi pagano come un vero artista oh yeah.